un Click per ascoltare!

L’Ispettore


Fiocco

Pare che lui sia il classico gatto con la mascherina, bella precisa, perfettamente simmetrica e lo sparato bianco, anzi bianchissimo, candido. Sì, perché lui è un fanatico della pulizia personale. Nonché dell’ordine. Appena avvista in casa un oggetto nuovo o qualcosa fuori posto, lo ispeziona accuratamente e poi ci piscia sopra. Per la gioia degli Zii. E’, tranquillo, par carità, mai aggressivo, ma non tollera in alcun modo il contatto fisico con gli altri gatti. E secondo me è di una gelosia patologica. Pensate che adora stare in braccio alla Zia, ma se poco poco sul divano, vicino alle gambe della Zia si è accovacciato un altro gatto, lui comincia a sventolare con veemenza la coda e batte in ritirata. Sarà per questo che dopo il mio arrivo gli si è improvvisamente cambiata la pelliccia, che pare sia diventata rada e scolorita. Hanno fatto montagne di analisi, dicono tutto regolare. Gli hanno dato quintali di vitamine, credo, e altre porcherie, ma non migliora. Mi sa che pure lui ha qualche problema gatto-psicologico, fatevi raccontare. Certo che, meno drammatica della mia, ma pure la sua vita non dev’essere sta facilissima.
Si narra che una dozzina di anni fa lo ha adottato in una clinica ad Ascoli Piceno un signore che aveva portato lì a curare il suo adorato gattino rosso, che poi è morto per una gastrite fulminate. Insomma Fiocco, che era un cuccioletto trovato errante per il centro della città, glielo hanno dato come una specie di gatto di ricambio. Lui l’ha tenuto bene, per carità, anzi gli ha trasmesso anche una passione sfegatata per la pesca e il pesce (che personalmente da felino marino condivido molto), però è sempre stato, come dire, un gatto sostitutivo. Poi, quando aveva un anno ed era stato da poco sterilizzato, ecco che subentra la solita fidanzata allergica e asmatica. (A questo proposito la Zia, che è un dottore, può dirvi qualcosa e potete discuterne insieme). E, si sa, amor omnia vincit, pure il buonsenso, e il povero Fiocco è stato consegnato alla Zia, munito di trasportino di lusso, scodelle in acciaio inossidabile e pupazzetto di peluche. Da signorino di città a gatto di campagna. Poi il suo primo papà, dopo un paio d’anni credo, si è sfidanzato ed è venuto che voleva riprendersi Fiocco. Adesso non so bene se Fiocchino si sia limitato a fingere di non riconoscerlo o se gli abbia sputato in un occhio, fatto sta che è rimasto qui.
E’ cosa risaputa però che la Zia, per consolarlo delle sofferenze subite, ogni tanto gli compra dei gamberetti freschissimi, e da qualche mese a questa parte con grande piacere ne usufruisco pure io.

  • 1
  • 2

Lascia un commento

Stai commentando come ospite.

Il 21º gatto

My Work Talks

Via Degli Ulivi
Città Sant'Angelo

Contatti

Email:

un Click per ascoltare!
Questo sito NON utilizza cookie di profilazione. Cookie Policy